“In Emilia-Romagna sono tenuti a pagare i 140 euro di tassa regionale tutti coloro che si iscrivono ai corsi di studio delle Università e Istituti equiparati che hanno sede legale nel territorio regionale. Per dare un nuovo e concreto impulso all’accesso all’istruzione accademica, chiedo alla nostra Regione di valutare l’esenzione per gli studenti con disabilità o invalidità riconosciuta pari o superiore al 66% già a partire dall’anno accademico appena avviato” è questa in sintesi la proposta della consigliera regionale Pd Barbara Lori, autrice di un’interrogazione scritta con cui formalizza la richiesta alla Giunta di viale Aldo Moro.

Già altre regioni, ovvero Lombardia, Piemonte e Toscana, hanno cancellato la tassa di loro competenza. Una decisione maturata sulla base della propria legislazione regionale o in alternativa di un’interpretazione estensiva della norma statale in materia di diritto allo studio, che prevede l’esonero totale da tasse e contributi universitari per gli studenti con disabilità o invalidità riconosciuta pari o superiore al 66%.

“Oggi in Emilia-Romagna esistono alcune specifiche esenzioni, per esempio per i beneficiari delle borse di studio di competenza regionale o dei prestiti d’onore. Se introducessimo anche quella da me proposta, penso che si completerebbe un quadro già molto avanzato. – spiega Lori – Nella programmazione e nei bandi per il diritto allo studio relativi sia alla formazione scolastica che universitaria, infatti, il sostegno alla disabilità riveste un ruolo centrale per la nostra Regione, che in questo campo investe risorse significative con la finalità di favorire il percorso di crescita e di integrazione degli studenti con maggiori difficoltà”.