“Ringraziamo il Segretario provinciale Serpagli per la posizione assunta sul tema della Ti-Bre, riconoscendo la sua piena ed esclusiva legittimazione a parlare a nome del Pd provinciale”. E’ questa la posizione dei parlamentari del Partito democratico Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari e dei consiglieri regionali Alessandro Cardinali e Barbara Lori dopo la decisione della Regione sulle opere strategiche per il futuro. “Nel merito il tema ha due profili: da un lato la questione concreta, che non é solo Ti-Bre Si o No, e dall’altro la questione politica, cioé il ruolo di Parma in se considerata e nel contesto dell’area vasta”.
La prima questione da affrontare, secondo gli esponenti Pd, riguarda la centralità di Parma nei collegamenti nazionali e internazionali. “A nessuno sfugge che questa centralità naturale per rimanere tale non può che vedere realizzato tanto il raddoppio della Pontremolese quanto la realizzazione della Ti-Bre. É evidente che l’ipotesi avanzata in sede regionale di questo dato oggettivo non tiene conto sia perché non ci sono certezze sulla realizzazione della Pontremolese sia perché realizza collegamenti che spostano verso Bologna e Modena il centro di irradiazione”.
L’altro discorso, invece si incentra sulla questione politica. “E’ evidente – scrivono i rappresentanti Pd – che le ipotesi avanzate non tengono conto ne delle esigenze della area vasta Reggio Emilia – Parma – Piacenza ne del ruolo che va riconosciuto anche a Parma singolarmente considerata, esigenza e ruolo il cui riconoscimento non possono prescindere dalla realizzazione della centralità sul piano logistico e trasportistico nei termini indicati”.
Secondo questi due temi, quindi, rimane centrale la scelta di ultimare i lavori della Ti-Bre. “La questione giustamente posta dal Segretario – concludono – non può essere superata con la scarsità delle attuali risorse. La Ti-Bre può non essere realizzata quest’anno o l’anno prossimo ma non può uscire dalle opere strategiche”.