Via libera dalla Commissione assembleare per la parità e per i diritti delle persone al primo “Piano regionale contro la violenza di genere”, il principale strumento che la Regione si dà per rafforzare la rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne vittime di violenza. Approvato il 29 febbraio scorso dalla Giunta regionale, la prossima settimana sarà sottoposto all’esame dell’Assemblea legislativa.

Rafforzare e sviluppare la rete esistente di protezione per le donne; istituire un Osservatorio regionale sulla violenza di genere per monitorare costantemente i dati e omogeneizzare i servizi; sostenere progetti di formazione e sensibilizzazione, rivolti soprattutto ai giovani e agli operatori; costruire percorsi che favoriscano l’autonomia lavorativa ed economica delle donne; promuovere l’integrazione tra centri antiviolenza, case-rifugio e servizi pubblici: questi i principali obiettivi del Piano.

La sua attuazione sarà sostenuta anche attraverso il primo bando regionale mai realizzato, con l’obiettivo di investire su prevenzione, formazione, educazione e sensibilizzazione; saranno premiati i progetti territoriali che favoriscono l’integrazione tra pubblico e privato.

A disposizione ci sono le risorse stanziate dal Governo anche per il 2015 e 2016: si tratta complessivamente di 9 milioni di euro da destinare alle Regioni, secondo un riparto che è in corso di definizione.

Nel biennio precedente, grazie alle risorse nazionali assegnate all’Emilia-Romagna, la Regione ha ripartito 1,2 milioni di euro tra i Comuni sedi di case e centri antiviolenza, sia per finanziare o ampliare servizi già operativi (854 mila euro), sia per sostenere l’apertura di nuovi centri o case rifugio (346 mila euro).