Risoluzione

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

Per il 2016 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha indetto l’Anno dei cammini d’Italia, al fine di valorizzare il patrimonio costituito dagli itinerari escursionistici pedonali o comunque fruibili con altre forme di mobilità dolce sostenibile, di livello nazionale e regionale, che rappresentano una componente importante dell’offerta culturale e turistica del Paese.

Sono considerati “cammini” gli itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, e che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché una occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e dei territori interessati. In coerenza con la visione del Consiglio d’Europa, i cammini attraversano una o più regioni, possono far parte di tracciati europei, si organizzano intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale.

Nel corso dell’anno 2015 l’Assessorato a Turismo e Commercio ha avviato una collaborazione con la Commissione Tempo libero, Turismo, Sport e Pellegrinaggi della Conferenza Episcopale Emilia Romagna, relativamente al confronto sulle tematiche del turismo religioso e sulle vie di pellegrinaggio, ed ha proposto la Delibera n.548/2016, approvata dalla Giunta in data 18 Aprile, recante “Itinerari della religione – approvazione convenzione tra regione Emilia-Romagna e Conferenza Episcopale Emilia-Romagna per l’attivazione di un tavolo di lavoro comune su azioni di valorizzazione degli itinerari della religione in Emilia-Romagna.

Considerato che

La salvaguardia e l’implementazione degli itinerari culturali e paesaggistici di particolare rilievo europeo e nazionale hanno rilevanza strategica per il territorio.

Il territorio è in gran parte organizzato in borghi e città di piccole dimensioni, caratterizzate da un vasto e variegato patrimonio storico-culturale di pregevole valore, espressione dei processi di antropizzazione spazio-temporale.

Promuovere i cammini costituisce l’opportunità di valorizzare le destinazioni turistiche culturali meno note e incentivare forme di turismo così detto lento e sostenibile: positivo è l’apporto che lo sviluppo dei cammini può apportare alle economie locali.

Preso atto che

Il territorio della Regione Emilia-Romagna è ampiamente dotato di questa risorsa, essendo percorso da cammini di rilievo europeo e/o nazionale, che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, nonché un’occasione di valorizzazione degli attrattori naturali, culturali dei territori interessati.

Nella fattispecie, la Provincia di Forlì-Cesena, a seguito dell’indicazione da parte del Ministero del 2016 come Anno nazionale dei cammini d’Italia, ha proposto quattro cammini, quali oggetto del disegno ministeriale di valorizzazione. Questi cammini sono la Via Romea Germanica, il Cammino di San Vicinio, il Cammino di San Francesco e Il Cammino di Dante.

I suddetti cammini ricoprono tutti i requisiti indicati dalla direttiva ministeriale: attraversano infatti una o più regioni, ed in particolare la via Romea Germanica fa parte di un tracciato europeo. Si snodano lungo un territorio ricco in termini di patrimonio non solo ambientale e paesaggistico: si organizzano infatti intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale.

Dato atto che

Al fine di far diventare la nostra Regione una meta prestigiosa del turismo sostenibile, è necessario fare sistema e costruire un modello di reti (sia di istituzioni sia di imprese) per la gestione e la valorizzazione dei cammini.

Impegna la Giunta Regionale

  • A promuovere, nell’esercizio delle proprie competenze, una serie di azioni coordinate per la realizzazione di studi, approfondimenti e iniziative, finalizzate alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale associato ai cammini, nella fattispecie quelli già individuati dagli enti locali e territoriali nell’ambito del 2016 Anno dei cammini d’Italia, indetto dal Ministero, tra cui la Via Romea Germanica, il cammino di San Vicinio, il cammino di San Francesco e il cammino di Sant’Antonio.
  • A predisporre linee guida e modelli finalizzati a ricognizione di eventuali banche dati e redazione di un elenco degli itinerari culturali e paesaggistici fruibili a piedi o con altre modalità di mobilità dolce sostenibile che possa confluire in un atlante dei cammini di Italia, così come richiamato nella suddetta Direttiva ministeriale.
  • Ad individuare i Comuni che, presenti lungo gli itinerari, si distinguano per la specifica attenzione rivolta allo sviluppo del turismo sostenibile e lento.
  • Ad impostare una specifica collaborazione con enti territoriali e locali, Ministero, Università e istituti scientifici, associazioni degli utenti e degli operatori, nonché con istituzioni e network europei, al fine di sostenere progetti strategici per il miglioramento della qualità dei servizi turistici
  • A sviluppare ed implementare modelli di fruizione e gestione adeguati di tale patrimonio, favorendone ogni azione volta a garantire la più ampia integrazione delle componenti ambientali, paesaggistiche con le attività agricole, artigianali e turistico-culturali.
  • A incentivare l’adozione di soluzioni atte a consentire la migliore fruibilità degli itinerari anche alle persone con bisogni speciali.
  • A definire disciplinari di qualità dei servizi di fruizione presso gli itinerari definiti e a costruire un sistema di reti, sia di istituzioni sia di imprese, per la gestione e la valorizzazione dei cammini.

A firma dei Consiglieri: Montalti, Serri, Cardinali, Rontini, Campedelli, Paruolo, Poli, Bagnari, Sabattini, Zoffoli, Lori, Soncini, Pruccoli, Bessi, Marchetti Francesca, Boschini