“Saranno gli inquirenti a fare chiarezza sulla dinamica dei fatti della scorsa notte, ma a quanto pare oggi a Parma contiamo un’altra vittima della violenza omicida di un uomo. Un’altra donna, la terza in pochi mesi nella nostra provincia, che non doveva morire.

Come istituzioni continuiamo a investire su un cambio di paradigma culturale, sulla formazione e sul coinvolgimento delle scuole e delle associazioni, su attività che da un lato mirino a prevenire la violenza contro donne e minori e dall’altro consentano alle vittime, a quelle a cui non tocca la sorte più tragica, di essere sostenute e ripartire.

È notizia di queste ore che la Regione Emilia-Romagna ha finalmente ricevuto dallo Stato circa 2 milioni di euro destinati ai tredici centri antiviolenza – uno in ogni Comune capoluogo – e alle case rifugio presenti sul territorio regionale. A questa somma, si aggiunge un ulteriore contributo di 920 mila euro previsto dal Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, per un totale quindi di 2,9 milioni di euro con i quali sono finanziati progetti nell’ambito della lotta alla violenza contro le donne in Emilia-Romagna. La Regione ha assicurato di essere già al lavoro per garantire nel più breve tempo possibile l’assegnazione e il trasferimento dei fondi statali ai territori e ai centri e alle case rifugio.

Le donne che subiscono violenza devono essere messe nelle condizioni di denunciare in tutta sicurezza. Esistono strutture e una rete di volontariato preziosissima che dobbiamo sostenere con maggior forza visto che il fenomeno della violenza di genere continua a mietere vittime”.