Un 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne, all’insegna dell’informazione, dell’educazione e dell’attenzione alle giovani generazioni perché il rispetto si impara fin dai banchi di scuola e perché la cultura è un elemento imprescindibile per contrastare gli atti di violenza e discriminazione.

Il tema sarà al centro del convegno “Primo passo: educare”, promosso dall’assessorato regionale alle Pari opportunità della Regione e dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per celebrare la giornata, affiancato da una campagna “Ma l’amore non c’entra”, raccontata via web e con uno striscione esposto per alcuni giorni all’ingresso della sede della Regione.

“La scorsa settimana in Commissione Pari Opportunità – ha spiegato Barbara Lori –  con l’audizione del Centro Antiviolenza Regionale, è stato fatto il punto della situazione nella nostra regione. I Centri Antiviolenza hanno fatto molto per proteggere le donne che hanno subito violenza e per sensibilizzare, in particolare le giovani generazioni, sul tema.  A Parma da più di 20 anni il Centro Antiviolenza dispone di case d’accoglienza dove ospitare donne con o senza figli, che hanno bisogno di un luogo protetto in cui intraprendere un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta. Negli anni il Centro è diventato un punto di riferimento sul territorio in collaborazione stretta e efficace con i Comuni, gli operatori socio-sanitari, le Forze dell’Ordine, la scuola e l’associazionismo. Riconosco il costante e lungo lavoro del Centro Antiviolenza, che ho personalmente riscontato nel precedente ruolo di Sindaco, e lo sostengo convintamente conscia che “la rete” è elemento indispensabile per promuovere una cultura di genere attenta, consapevole e parte della pratica quotidiana di ognuno”.