Valorizzazione delle associazioni attive nei progetti di accoglienza dei bambini di Chernobyl, prosecuzione in chiave ‘strategica’ delle azioni di sostegno a favore di strutture di accoglienza, orfanotrofi, ospedali oncologici pediatrici e scuole, da tempo avviati da molte realtà, in una ‘rinnovata’ alleanza tra Regione Emilia Romagna, associazioni di volontariato e cooperazione ed enti locali”, sono le principali richieste a giunta e assemblea legislativa.

Con un ordine del giorno approvato ieri in Assemblea legislativa abbiamo chiesto alla Regione Emilia-Romagna di proseguire il forte impegno che da più di 30 anni vede numerose associazioni ed enti locali al fianco delle popolazioni colpite dal tragico incidente alla centrale nucleare di Chernobyl dell’aprile 1986”. A darne notizia è la consigliera regionale PD Barbara Lori, da anni impegnata in prima linea in vari progetti di accoglienza dei “bambini di Chernobyl” e a sostegno di numerosi progetti di cooperazione decentrata.

Dopo la prima missione istituzionale in Bielorussia, realizzata a fine ottobre, grazie ad un’intensa attività di sensibilizzazione e valorizzazione e la reintroduzione della Bielorussia nell’ambito del Programma di cooperazione 2016-2018, messi in campo da Assemblea Legislativa e Assessorato alla Cooperazione, si è avviato un nuovo corso che attraverso la costituzione del ‘tavolo paese Bielorussia’ ha già dato i primi risultati.

Un vero e proprio sodalizio a favore di tanti bambini la cui salute necessita ancora, troppo di frequente, di cure.  Grazie alla revisione del protocollo di assistenza sanitaria, finalizzato ad una maggiore appropriatezza, durante i soggiorni in Italia,  ai bambini è garantita l’assistenza sanitaria di base ed eventuali esami diagnostici – sottolinea la consigliera Lori -. Sono più di ventimila, i bambini di Chernobyl che grazie ai progetti di accoglienza che proseguono da oltre vent’anni,  hanno potuto migliorare le proprie condizioni di salute ed ottenere cure, talvolta salvavita.

La nostra Regione è un esempio di solidarietà a favore di numerose popolazioni che, nel mondo, vivono condizioni di povertà e di grave bisogno di cibo e cure. Il caso della Bielorussia è particolare ma comunque un significativo esempio di solidarietà tra le numerose esperienze di associazioni e ONG attive nella cooperazione solidaristica di cui Parma è ricca. Per questo, nell’ambito dell’iter di approvazione del bilancio di previsione 2019 ho presentato un emendamento finalizzato ad incrementare le risorse destinate al cofinanziamento dei progetti di cooperazione in modo da poter garantire la necessaria continuità ed il sostegno a chi, da anni, è impegnato con concrete e positive azioni a favore dei più deboli”.