Interrogazione a risposta scritta

I sottoscritti Consiglieri

Premesso che

la Fincuoghi è una storica azienda del settore ceramico, con sedi e stabilimenti a Sassuolo, Fiorano (Modena),  Bedonia e Borgo Val di Taro (Parma). Il 3 ottobre 2011, dopo aver attraversato una difficile crisi ed essere stata ammessa, in seconda istanza, al concordato, è stata completata l’acquisizione delle aziende di Sassuolo, Fiorano e Borgotaro – con l’esclusione dello stabilimento di Bedonia – , da parte della Kale Group, leader turco e terzo produttore europeo nel settore delle ceramiche;

All’atto dell’acquisizione, i responsabili dell’ Azienda Kale avevano garantito la piena produttività dell’impianto, introducendo nuove linee di produzione e proponendo un piano industriale da 25 milioni di euro di investimenti in 5 anni per il riposizionamento sul mercato dei tre storici marchi – Edilcuoghi, Edilgress e Campani – e, in particolare, per l’ottimizzazione dell’efficienza produttiva e dei costi di produzione nello stabilimento di Borgo Val di Taro, in provincia di Parma, in modo da collocare già nel 2013 lo stabilimento tra i poli di eccellenza in Emilia-Romagna;

Considerato che

Contrariamente alle rassicurazioni che, solo pochi mesi fa, il gruppo Kale aveva fornito su un piano industriale di rilancio, basato su terzisti e su una rinnovata spinta tecnologica, lo scorso 8 giugno l’azienda ha, invece, comunicato l’intenzione di cessare tutte le attività produttive dello stabilimento di Borgo Val di Taro, con l’immediata apertura di procedura di messa in mobilità dei dipendenti, che fino al 19 luglio p.v. resteranno in cassa integrazione;

nella serata dell’8 giugno è stata convocata a Borgo Val di Taro un’assemblea sindacale alla quale sono intervenuti anche i parlamentari, i consiglieri regionali e i sindaci dell’Alta Val Taro nel corso della quale  è stata espressa una forte preoccupazione per le ricadute occupazionali di questa chiusura, che coinvolge 122 lavoratori già da oggi in cassa integrazione straordinaria;

L’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Palma Costi, ha immediatamente convocato per giovedì 11 giugno un incontro del Tavolo regionale per una valutazione della situazione aziendale con l’obiettivo di fare di tutto per salvaguardare lo stabilimento e i livelli occupazionali, ricordando che solo un anno fa era stato rinnovato  un accordo per l’utilizzo di ammortizzatori sociali utili alla prosecuzione dell’attività aziendale definendo un’intesa anche sugli esuberi;

Valutato che

La chiusura dello stabilimento di Borgo Val di Taro, che si aggiungerebbe a quella di Bedonia, rappresenterebbe un duro colpo per l’economia della montagna parmense con un grave impoverimento del proprio patrimonio industriale e un aggravarsi della crisi occupazionale;

Tutto ciò premesso e considerato

Interroga la Giunta per sapere

  • quali azioni intenda perseguire per scongiurare la chiusura degli stabilimenti ex Fincuoghi di Borgo Val di Taro e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali
  • quali azioni intenda perseguire per assicurare, in ogni caso, fin d’ora l’accesso ai più utili strumenti di ammortizzazione sociale per sostenere i lavoratori coinvolti.
  • quali azioni intenda attivare per tutelare la capacità produttiva dell’Alta Val Taro – e più in generale delle zone montane – in termini infrastrutturali e di competitività, in coordinamento con gli Enti Locali.

Alessandro Cardinali

Barbara Lori

Massimo Iotti