Approvata dalla Commissione: V seduta Antimeridiana del 22/10/2015

Premesso che

L’antica via Francigena, che collegava Canterbury a Roma attraversando Inghilterra, Francia e Svizzera, interessa- nel suo tratto italiano, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna Toscana e Lazio, articolandosi in strade e sentieri che toccano luoghi sacri, antichi borghi e splendide città.

Nella nostra Regione il percorso classico parte dal suggestivo Guado di Sigerico, dove l’attraversamento del Po è garantito dall’unico servizio di taxi fluviale dell’intera via sacra, prosegue lungo la via Emilia attraversando Piacenza, Fiorenzuola e Fidenza e quindi segue il percorso del fiume Taro toccando Noceto, Medesano, Fornovo, Terenzo,  Berceto e raggiungendo il passo della Cisa.

Crocevia di storie e di culture, la Via Francigena ha ottenuto il riconoscimento di “Grande itinerario culturale del Consiglio d’Europa” nel 2004 e, negli ultimi anni, è stato oggetto di vari interventi e progetti di recupero e valorizzazione promossi da Istituzioni e associazioni.

Nell’ottobre 2014, infine, è stato firmato un protocollo di collaborazione fra i rappresentanti delle regioni europee che ospitano il cammino.

Evidenziato che

La valorizzazione del tratto regionale della Via Francigena da parte delle Regione è iniziata già a partire dai primi anni ’90, quando cominciò a manifestarsi un cambiamento nelle tendenze del mercato turistico, orientate a nuovi prodotti più confacenti ad un’accresciuta cultura e nuova sensibilità del turista.

Fra 1996 e 2001, anche in vista del Giubileo del 2000, la Regione destinò 5mln€ (finanziamenti europei Obiettivo 5B) al finanziamento di 32 interventi strutturali realizzati da Enti pubblici ed imprese private(sentieri attrezzati, cartellonistica e segnaletica turistica, ostelli, alberghi, ristoranti, restauri e ristrutturazioni di edifici storici, rocche, castelli, chiese, palazzi).

Nel 2004, con l’avvio dei progetti Interregionali di sviluppo turistico,  la regione ha aderito al progetto Via Francigena proposto dalla Regione Toscana, che aveva scelto di rilanciare la Via Francigena a livello internazionale.

A seguito dell’approvazione di una risoluzione da parte dell’Assemblea Legislativa, nel marzo 2012,  sono stati sovvenzionati e progettati, in collaborazione con gli Enti Locali interessati, una serie di azioni di mappatura e rilevazione dei punti di interesse, promossi e sostenuti incontri sul tema, predisposte, tramite APT, una serie diversificata di azioni di marketing e di pacchetti turistici per la fruizione dei territori, rivolti sia ad un pubblico nazionale che internazionale. Nel 2014 è nato, infine, il Club di prodotto “Terre francigene piacentine e dell’Emilia, che riunisce oltre 100 imprese del territorio.

Rilevato che

In vista del prossimo Giubileo, che si aprirà l’8 dicembre 2015 in occasione del 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, il Ministero Trasporti, in collaborazione con il MIBACT, ha costituito un tavolo lavoro con le Regioni interessate dal percorso, ai fini della sua organizzazione strutturale e della promozione di un cammino che sarà interessato da un consistente afflusso di pellegrini diretti a Roma, rappresentando un’imperdibile occasione di promozione culturale, turistica e commerciale dei territori attraversati.

Sottolineato che

Già nel 2010 si è costituito presso il Ministero per i Beni culturali un gruppo di coordinamento per la candidatura della Via Francigena per l’iscrizione alla Lista del Patrimonio materiale mondiale dell’Unesco.

Quest’anno il Comune di Fidenza, sede dell’Associazione europea delle vie francigene, ha avviato, insieme ad altri 50 Comuni italiani, un percorso parallelo di candidatura al Patrimonio Unesco che ha già raccolto il sostegno del Ministero per i Beni culturali e della Regione Emilia-Romagna.

La candidatura dovrà essere formalizzata dal Governo entro il 16 gennaio 2016.

Impegna la Giunta

A completare la mappatura dettagliata dei “cammini sacri” esistenti sul territorio regionale, al fine di definire la rete dei “cammini sacri dell’Emilia Romagna” per arrivare una valorizzazione turistica e culturale degli stessi.

A sostenere e valorizzare il tratto emiliano-romagnolo della via Francigena e gli altri “cammini sacri” presenti nella nostra regione, tra cui la già attiva Via Romea Germanica, la Via Matildica, la Via di San Colombano e la Via di San Vicinio.

A concorrere a promuovere il riconoscimento del Guado di Sigerico, della Via Francigena e del Duomo di Fidenza quali siti Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

A predisporre tutte le misure necessarie a valorizzare il territorio in occasione del prossimo Giubileo, per potere giovarsi appieno delle positive ricadute economiche e occupazionali legate all’evento.

Foti, Cardinali, Rontini, Montalti, Boschini, Rossi Nadia, Tarasconi, Zoffoli, Rainieri, Rancan, Mori, Molinari, Soncini, Bagnari, Lori, Paruolo, Marchetti Francesca, Calvano, Fabbri, Poli