“Prevenzione del fenomeno della violenza maschile contro le donne”, “protezione e sostegno verso l’autonomia delle donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza”, “trattamento per gli uomini autori di violenza” e “azioni di sistema per dare attuazione agli interventi”: sono queste le quattro aree di intervento su cui si articola il Piano regionale contro la violenza di genere della Regione Emilia-Romagna, i cui contenuti sono stati anticipati questa mattina – in attesa della presentazione della prima bozza di testo a inizio gennaio – dall’assessore alle Pari opportunità, Emma Petitti, alla commissione Parità e diritti delle persone, presieduta da Roberta Mori.

Tra gli obiettivi del Piano, la cui introduzione è prevista anche dalla legge quadro regionale in materia di parità di genere, “il rafforzamento del sistema di prevenzione, “il consolidamento della rete di accoglienza”, “l’integrazione dei servizi pubblici tra loro e con i centri antiviolenza”, “lo sviluppo del sistema di prevenzione”, “la definizione di macroazioni e interventi” e, infine, “la definizione di un sistema di valutazione”, spiega Petitti.

Per Barbara Lori (Pd), “il Piano rappresenta una grande opportunità, serve una azione urgente e auspico che uno strumento così articolato e con una tale capacità di coinvolgimento possa arginare il fenomeno. A Parma- racconta la consigliera- abbiamo appena assistito all’ennesimo omicidio di una donna da parte del compagno, nonostante la ragazza fosse già seguita dai servizi sociali per la sua situazione difficile”.