Risoluzione

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

Sul territorio regionale sono numerose le infrastrutture utili alla trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica ad alta tensione quali, per citare solo due casi tra tutti, l’elettrodotto Forlì-Fano (Santarcangelo di Romagna, Rimini, Coriano, Misano e San Giovanni in Marignano) e quello che attraversa le frazioni di Poggio di Sant’Ilario e San Michele Gatti nel comune di Felino nel parmense, gestiti rispettivamente da Enel SPA e Terna.

Spesso si tratta di tracciati attivati da decenni che attraversano terreni agricoli e insediamenti civili a pochi metri dalle abitazioni.

Nelle aree interessate sovente i residenti lamentano problemi di salute (malori quali emicrania insonnia capogiri ed anche forme tumorali) e in diverse occasioni, singoli o riuniti in comitato hanno manifestato le loro istanze anche ricorrendo alla giustizia.

Valutato che

Nel caso dell’elettrodotto di Forlì-Fano nel 2008 una sentenza della sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la sussistenza di un preciso e provato nesso eziologico tra le lesioni alla salute dei ricorrenti e l’esposizione alle immissioni dei campi magnetici originati dall’elettrodotto in questione e già nel 2010 tutti gli enti locali interessati adottarono all’unanimità un medesimo ordine del giorno allo scopo di sollecitare Enel e Terna all’interramento dei cavi dell’alta tensione. E’ notizia di pochi giorni fa che l’udienza civile per il risarcimento dei danni ai residenti ed il ripristino della situazione precedente all’attivazione dell’elettrodotto è stata fissata al 24 febbraio prossimo ed il giudice ha ammesso 11ntegrazione della perizia del Consulente tecnico d’ufficio, giudicata insufficiente, con quella di un Consulente tecnico di parte. Tale supplemento istruttorio, chiede la verifica tecnica di soluzioni quali l’interramento o altre equivalenti.

Terna si è detta contraria all’interramento sostenendo che attualmente le emissioni non sono superiori alla soglia di attenzione di 10 micro Tesla, che secondo la normativa è una misura cautelativa adeguata per la salute dei cittadini.

Recentemente sono stati richiesti ai comuni attraversati dall’elettrodotto Forlì Fano una serie di dati al fine di avviare una indagine epidemiologica che possa far emergere il tasso di incidenza di patologie cancerogene e/o di altra natura nel corridoio attraversato dal tracciato elettrico.

Rilevato che

Quanto all’elettrodotto che attraversa il Comune di Felino, già in passato ARPA aveva rilevato sforamenti che interessavano edifici adibiti a civile abitazione, e che ENEL si era impegnata a sanare, senza tuttavia procedere alle opere necessarie allo scopo.

Sottolineato che

Le società gestrici della rete di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica hanno più volte dato disponibilità, in entrambi i casi citati, a valutare modifiche ai tracciati o alla possibilità di poter apportare accorgimenti adeguati al fine di abbassare l’invasività dell’infrastruttura, anche se non dispongono dei fondi necessari.

Pertanto tutte le modifiche sull’attuale rete sarebbero a carico dei Comuni o dei privati interessati.

Nonostante l’interessamento costante degli enti locali ancora oggi la situazione è immutata ed i cittadini lamentano continui disagi.

Tutto ciò premesso e considerato

Impegna la giunta

  • Ad agire presso le società interessate, con il coinvolgimento di ARPA e delle ASL territorialmente competenti, al fine di promuovere un confronto finalizzato a trovare possibili soluzioni ai problemi rappresentati dalle comunità locali interessate.

A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Lori, Cardinali, Caliandro, Bagnari, Rossi Nadia, Sabattini, Montalti, Paruolo, Mumolo, Iotti, Poli, Calvano, Serri