INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che:

Il 13 aprile è stato approvato dal Comitato di settore Regioni-Sanità l’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale e dei pediatri di libera scelta;

Nell’ambito di tale atto di indirizzo, propedeutico al rinnovo degli accordi collettivi nazionali con i medici e i pediatri convenzionati, si propone una configurazione strutturale dell’assistenza primaria e delle funzioni del medico in rapporto di convenzionamento con il SSN, finalizzate ad una diversa organizzazione del sistema sanitario territoriale, che porti in particolare ad una articolazione, in ambito distrettuale, di nuove unità organizzative;

Si dovrà dunque procedere ad una revisione e riorganizzazione dei processi assistenziali e di accesso alle prestazioni, mediante il coordinamento dell’attività dei medici convenzionati e degli altri professionisti sanitari, con la creazione delle cosiddette Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), ovvero un modello organizzativo territoriale mono-professionale in ambito distrettuale, attraverso il quale i medici del ruolo unico di cure primarie, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali che vi partecipano garantiscono l’assistenza e la realizzazione di specifici programmi e progetti di assistenza;

In particolare, le AFT assicureranno l’accessibilità di tutti gli assistiti articolando l’apertura degli studi dalle 8.00 alle 20.00, dei giorni feriali dal lunedì al venerdì, con

ulteriore estensione prioritaria dalle ore 20.00 alle ore 24.00 e nei giorni di sabato e festivi dalle ore 8,00 alle ore 20.00, mentre nella successiva fascia oraria l’assistenza è assicurata dal servizio di emergenza urgenza 118;

Considerato che:

Sulla base di questa riforma, ovvero del progetto H16, scompariranno dunque i medici di continuità assistenziale, ovvero le ex guardie mediche, che assicuravano in particolare il servizio notturno;

Ammesso che:

Il servizio di guardia medica in diversi casi, in effetti, non è risultato adeguato alle esigenze del cittadino, e la consulenza si è tenuta solo telefonicamente, senza visita a domicilio da parte del medico, ma lo stesso rappresenta comunque l’unico servizio che può operare nelle emergenze, soprattutto nelle aree interne, nelle zone montane ed in genere nei piccoli Comuni;

Evidenziato che:

Sono dunque notevoli le perplessità e le preoccupazioni rispetto a quello che pare infatti configurarsi come una riduzione dell’offerta assistenziale rivolta ai cittadini nelle ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi, con la ulteriore conseguenza per cui il cittadino sarà obbligato a rivolgersi al sistema di emergenza territoriale (118) ed ai pronto soccorso; i mezzi di soccorso saranno potenzialmente sottratti a codici rossi perché magari impegnati in interventi di assistenza di base per essi impropri; i luoghi più isolati della Regione, quali le località appenniniche, spesso privi di ospedale nelle vicinanze, saranno depauperati di un importante presidio di continuità assistenziale;

Chiedere ai cittadini di rivolgersi al 118 ed ai pronto soccorso, già notoriamente in affanno nel garantire quanto oggi richiesto, per situazioni prima gestite dalla “guardia medica”, non potrà che cagionare loro ulteriori disagi;

Pur consapevoli della necessità di riorganizzazione del sistema di risposta della medicina territoriale;

Interroga la Giunta per sapere

  • Se l’Assessore ritiene che questo progetto sia coerente con le politiche fino ad ora attuate dalla Regione Emilia-Romagna;
  • Se contestualmente al progetto H16 sia previsto un potenzia mento del sistema di emergenza territoriale e dei Pronto Soccorso proporzionale alle· esigenze che emergeranno, in particolare per garantire la continuità assistenziale in tutti i territori della Regione, senza oberare strutture e mezzi sanitari già sovraccarichi;
  • Se esista già una previsione o se si procederà successivamente ad una rilevazione dei dati che consenta di comprendere le nuove esigenze e la consistenza degli aumenti nelle chiamate ai 118 e degli accessi al Pronto soccorso.