Via libera in Commissione al Piano triennale socio sanitario con due emendamenti a firma Lori

Si è concluso in Commissione Sanità l’iter del nuovo Piano sociale e sanitario regionale 2017-2019 che ora dovrà approdare in Assemblea Legislativa per il voto finale.

“Al centro della strategia attorno alla quale ruota il piano, c’è l’integrazione dei servizi e dei soggetti che operano sul territorio. Ho proposto due emendamenti che ben si inseriscono in questo contesto. – spiega la consigliera regionale PD Barbara Lori – Vanno infatti nella direzione di rafforzare il livello di attenzione tra il mondo della scuola e quello sanitario rispetto al tema dei DSA, i Disturbi specifici dell’apprendimento”.

“Ogni anni crescono esponenzialmente i casi diagnosticati: nell’anno scolastico 2014-15 erano oltre 18.000. Stiamo parlando – puntualizza la consigliera – del 3,2% della popolazione scolastica regionale. Tra l’altro la soglia massima indicata dall’Istituto Superiore di Sanità è di 3,5% che in alcune province dell’Emilia-Romagna è ampiamente superata. È importante e necessario, pertanto, rafforzare le sinergie tra le scuole ed i luoghi della programmazione sociale e sanitaria, ovvero i Distretti e le Conferenze territoriali. In questo modo è più semplice intervenire per accompagnare i bambini e le famiglie nel percorso di diagnosi e successivamente in quello di sostegno e riabilitazione”.

“Fondamentale è puntare alla prevenzione: un disturbo diagnosticato, infatti, non va sottovalutato né ignorato proprio per evitare casi di marginalizzazione e di disagio sociale. Quello dei DSA è un problema che possiamo definire come emergente. La legge in materia che prevede anche la formazione degli insegnanti, è di appena sette anni fa e dobbiamo fare fronte alla novità di sapere che sono migliaia gli alunni e studenti che non apprendono secondo le modalità conosciute da decenni, se non da secoli. Porre in relazione più stretta la scuola e la sanità è quindi fondamentale per un cambio di approccio e una migliore risposta alle esigenze dei ragazzi” conclude Barbara Lori.