Il recupero e la cura della fauna selvatica ferita è un tema certamente di grande importanza e proprio per questo nell’ultima legge di bilancio della Regione, il PD ha proposto un incremento di 200.000,00 euro delle risorse stanziate (per un totale regionale di 500.000 euro) e un prolungamento, da 7 giorni a 4 mesi, del periodo per cui è previsto il rimborso delle spese di cura sostenute dai CRAS.

Stupisce quindi la polemica a mezzo stampa della Lega Nord, che su detti provvedimenti ha votato contro. Una polemica che non aiuta certamente a risolvere i problemi, ma anzi rischia di disincentivare potenziali soggetti disponibili a svolgere un’attività necessaria e sentita da molti cittadini.

Nel 2016 l’Assemblea Legislativa ha approvato una modifica della Legge regionale 8/94 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e l’esercizio dell’attività venatoria”, che prevede di avvalersi nelle attività di recupero e cura degli animali selvatici dei CRAS e delle associazioni di volontariato.

A partire dal 2017, in coerenza con questa modifica legislativa e con il riordino delle competenze derivanti dalla riforma delle Province, la Regione ha provveduto a emanare dei bandi annuali per l’affidamento in convenzione delle suddette attività. Attraverso questi bandi si è riusciti a garantire le attività di cura degli animali feriti su tutto il territorio regionale. A Parma, unica provincia della Regione, non si sono invece avute manifestazioni di interesse per la sola attività di recupero e si sta quindi provvedendo, come nel 2017, ad una diversa forma di affidamento secondo le regole del codice degli appalti.

Se si hanno a cuore gli animali feriti, credo che l’impegno di tutti debba essere quello di lavorare nella stessa direzione per fare in modo che anche a Parma si trovino soggetti per svolgere l’attività di recupero, come già avviene per tutto il resto del territorio regionale.