Approvata in assemblea legislativa regionale la nuova legge che tutela e favorisce lo sviluppo dell’apicoltura.

“Un provvedimento atteso molti anni frutto di un lungo percorso di confronto che ha coinvolto i lavori della commissione politiche economiche” -afferma la consigliera del PD Barbara Lori capogruppo della commissione.

L’apicoltura in Italia conta 1,2 milioni di alveari distribuiti nelle varie regioni, con un giro di affari stimato tra i 150 e i 170 milioni di euro. L’Emilia-Romagna si colloca ai primi posti in questo settore, sia in termini di patrimonio apistico sia di valore complessivo della produzione, con circa 3.900 produttori e un patrimonio di quasi 140mila alveari e una produzione di miele, nel 2018, intorno alle 2.900 tonnellate.

“Con questa legge intendiamo promuovere e potenziare il settore apistico, valorizzarne i suoi prodotti, attuare azioni di difesa igienico-sanitaria delle api e di protezione degli alveari, contrastare fenomeni di moria e spopolamento. Tutto ciò attraverso il controllo dell’impiego di fitofarmaci, da vietare durante la fioritura, e la salvaguardia dell’ecotipo autoctono (l’ape ligustica più comunemente chiamata ape italiana), mediante il divieto di introduzione e di allevamento sul territorio regionale di sottospecie diverse”.

“La nuova Legge Regionale – conclude la Lori – rappresenta un fondamentale riferimento per il mantenimento ed il miglioramento della biodiversità dell’ape italiana, obiettivo condiviso con le associazioni di produttori che parteciperanno stabilmente al Tavolo regionale apistico”.