Salvaguardare la catena di valore del Parmigiano Reggiano e delle altre produzioni lattiero casearie è il senso del question time presentato questa mattina in aula in Regione Emilia-Romagna dalla consigliera Barbara Lori.

“Vi è preoccupazione viste le recenti notizie che vedono Lactalis interessata all’acquisizione di Nuova Castelli, società di Reggio Emilia fondata nel 1892 leader nella distribuzione dei formaggi Dop italiani e principale esportatore di Parmigiano Reggiano. Infatti, l’azienda produce direttamente circa 100.000 forme in tre caseifici di proprietà e ne commercializza complessivamente circa altre 130.000, che rappresentano circa il 3,5% del totale – spiega Lori –. L’apprensione nasce sia dal rischio di una delocalizzazione e di uno spostamento all’estero delle fonti di approvvigionamento della materia prima agricola o delle attività di lavorazione strettamente connesse,  sia per l’eventuale chiusura degli stabilimenti e il trasferimento dei posti di lavoro fuori dai confini nazionali”.

Per questi motivi la consigliera dem Lori ritiene necessario “fare sistema anche con altre regioni interessate a difendere e tutelare la qualità e l’italianità del Parmigiano Reggiano e del nostro patrimonio alimentare, rafforzando l’intera catena della produzione”. La consigliera Lori sottolinea anche che: “il Parmigiano Reggiano è il prodotto DOP italiano con il più alto valore alla produzione, stimato in circa 1,4 miliardi di euro nel 2018, che si traduce in un giro di affari al consumo di circa 2,4 miliardi di euro. L’export nel 2018 ha raggiunto il 40% della produzione totale, contribuendo in larga misura alla promozione dell’immagine della nostra Regione a livello mondiale. Parliamo di un settore di assoluta rilevanza sociale ed economica che, non può essere delocalizzato, né ora né in futuro, né tantomeno svalorizzato rispetto a produzioni che non sono neppure lontanamente comparabili qualitativamente. È quindi necessario che la Regione Emilia-Romagna mantenga alta l’attenzione sulla vicenda ritenendo che le preoccupazioni avanzate dalle parti sindacali sulle prospettive dei lavoratori siano da tenere in grande considerazione.”

 

L’assessore all’agricoltura Caselli, nella sua articolata risposta, assicura pieno impegno, anche tramite la rete europea Arepo e la collaborazione con le altre Regioni produttrici di Dop e IGP, nella massima tutela delle produzioni. Segnala inoltre la prosecuzione del sostegno, attraverso le misure del PSR e al bilancio regionale, alla competitività della filiera con particolare riferimento al contrasto delle innumerevoli contraffazioni.