Lori: “Una campagna vaccinale imponente che la Regione ha definito in ogni aspetto”.

Parma,9 gennaio – “Una visita che, ancora una volta, accorcia le distanze tra Bologna e Parma e segna la volontà regionale di sostenere i professionisti delle Aziende sanitarie ora che siamo entrati nel vivo della vaccinazione anti-covid”. Queste le parole di Barbara Lori, assessore regionale alla Montagna, Parchi e Forestazione, Aree Interne, Programmazione territoriale, Pari Opportunità, impegnata oggi nella visita sul campo al Punto unico di Vaccinazione dell’Ospedale Maggiore di Parma in una giornata che vedrà Parma superare abbondantemente le 6.000 dosi di vaccino somministrate.  Erano 5.109 i vaccini effettuati alle 21 di venerdì 8 gennaio, a questi si aggiungeranno nelle prossime ore gli oltre 1.300 in fase di esecuzione nella giornata di oggi, sabato 9 gennaio.

Siamo sempre fortemente impegnati sia sul fronte della massima accelerazione e tempestività nella somministrazione del vaccino sia, purtroppo, nella gestione di una fase ancora molto critica della pandemia che vede ancora elevati numeri di contagi e ricoveri e che necessità della massima responsabilità da parte di tutti. – chiosa ancora lo storico sindaco di Felino – . Si tratta di una campagna vaccinale imponente, che la Regione, in accordo con le Aziende sanitarie del territorio, ha voluto definire in ogni aspetto, consapevole del valore e dell’impegno di tutti i componenti della squadra. Dal personale sanitario che somministra le dosi a medici, infermieri e tutte le categorie che, giorno dopo giorno, si sottopongono al vaccino. Insieme abbiamo combattuto il coronavirus durante la prima dolorosa fase della pandemia, insieme entriamo nella fase finale della battaglia grazie alla preziosa arma del vaccino”.

 

La campagna sta andando bene e come aziende stiamo tenendo il passo dettato dalla nostra Regione. Al Punto unico vaccinale procediamo a ritmo spedito e in serata contiamo di arrivare ben oltre le 6.000 vaccinazioni tra quelle effettuate al Maggiore e quelle effettuate nelle CRA. Anche l’adesione degli operatori del Maggiore – precisa Massimo Fabi direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma –  è stata molto alta. Come azienda abbiamo raggiunto il 90% degli operatori tra quelli vaccinati e quelli già prenotati e in procinto di essere chiamati per effettuare la vaccinazione. Ma non ci accontentiamo e per chi non si fosse ancora prenotato rinnovo il mio invito a farlo direttamente attraverso il portale presente sui nostri siti aziendali. La vaccinazione è una grande opportunità e un atto di responsabilità verso se stessi, i propri cari e le persone di cui ci prendiamo cura come operatori sanitari. Io mi sono vaccinato il 3 gennaio”.

 

Durante la trasferta, l’assessore Lori ha colto l’occasione per visitare il Covid Intensive Care, nodo Hub per la rete nazionale e regionale delle Terapie intensive, diretto dalla dottoressa Sandra  Rossi, la struttura di Malattie Infettive d Epatologia diretta dal prof. Carlo Ferrari  e il  Covid Hospital Barbieri diretto dalla prof.ssa Tiziana  Meschi.

Accolta dai primari, l’assessore ha ringraziato tutto il personale in turno per il grande lavoro svolto. Una visita particolarmente toccante e da ex paziente. Dopo essere risultato positiva al tampone a fine febbraio, il peggioramento del quadro clinico è costato a lei e alla madre il ricovero ospedaliero. E ora a distanza di poco più di 10 mesi ha incontrato medici, infermieri e operatori sanitari che si sono presi cura di lei durante i momenti più duri del coronavirus.

 

Ho provato sulla pelle malessere e angoscia, impotenza e paura – spiega ancora l’assessore regionale -. Ecco perché tengo a ringraziare lo staff medico del reparto che si è preso cura di mia madre e di me, con impegno, pazienza e competenza. Ho vissuto momenti molto delicati, in pena soprattutto per la mia famiglia: i miei figli e mio marito che hanno dovuto destreggiarsi senza di me. Avevo inoltre appena intrapreso la nuova avventura in Regione e questa battuta d’arresto non era certo preventivata. Infine, per una persona dinamica e impegnata come me è stato difficilissimo fermarsi per riprendere le forze. Ecco perché davvero ringrazio lo staff medico che ha saputo non solo curarmi ma rasserenarmi nei momenti bui.  Ribadisco l’importanza del vaccino e mi auguro che tutti gli sforzi e gli appelli vengano ascoltati. Dalla mia Regione, dalla mia città mi aspetto un’adesione massiccia al vaccino”.