L’importanza di una gestione forestale “climaticamente intelligente”  può incrementare l’assorbimento di CO2 nei sistemi forestali fino al 30%. E’ quanto emerge dai risultati, non ancora pubblicati, del progetto “LIFE CO2 Pes &Pef” in corso in Emilia-Romagna nel territorio delle Comunalie parmensi   – l’antica forma di proprietà collettiva che interessa alcune zone dell’Appennino in provincia di Parma – e del Demanio regionale forlivese.  Altre importanti indicazioni potranno arrivare nei prossimi mesi e confluire in specifiche Linee Guida, grazie alle quali migliorare gli interventi destinati a salvaguardare e a valorizzare il patrimonio arboreo in tutta la regione. Un patrimonio che in Emilia Romagna si estende per circa 650mila ettari, pari a oltre il 30% dell’intero territorio regionale.  Nei giorni scorsi si è svolto un incontro per fare il punto su risultati e prospettive dell’iniziativa, al quale hanno partecipato oltre all’assessora regionale Barbara Lori, i professori Giorgio Vacchiano dell’Università statale di Milano e Nicola Fabbri, coordinatore del progetto per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

“Preziosa riserva di biodiversità, boschi e foreste svolgono una funzione fondamentale nel contrastare gli effetti del cambiamento climatico e nel prevenire il dissesto idrogeologico – commenta l’assessora Barbara Lori –  Oltre a essere una risorsa importante per le comunità locali anche  sotto il profilo economico e turistico. Questo progetto Life sta dando risultati molto interessanti. Già entro l’estate saranno pronte le nuove Linee guida per diffonderli su tutto il territorio regionale così da migliorare ulteriormente la gestione di questo patrimonio dal valore inestimabile”.